31 maggio 2016

Design - La designer spagnola Agatha Cruiz de la Prada dà una nuova veste allegra alla seduta Pheniks !

Agatha Ruiz de la Prada, icona della moda spagnola, ha reinterprerato la sedia Pheniks dell’azienda Sifas .  














Questa collaborazione riporta la designer alle sue radici: venendo da una famiglia di architetti, l'interior design le è molto familiare, inoltre si dichiara un fan del Bauhaus.




Questa capsule collection con i colori vitaminici rappresenta proprio la personalità di Agatha -  secondo lei il colore rende una casa più allegra e vitale. 
La seduta Pheniks è ispirato al design scandinavo degli anni Cinquanta, questa collezione introduce un nuovo sistema di tessitura comodo con o senza cuscini. 
Il materiale dei nastri colorati – il Textilene® asciuga molto rapidamente mentre il telaio in alluminio trattato è un materiale molto duraturo.

Tre le varianti colore disponibili per al seduta: nastri azzurri, gialli e verde hanno la struttura azzurra, con la base fucsia  vengono abbinati i colori rosa, rosso e arancio, mentre il telaio color arancio ha accostato il rosso, fucsia e giallo !




29 maggio 2016

Design e profumo - Candele Baobab - “Limited Edition Malala “ per lasciarsi avvolgere dalle suggestive atmosfere del Madagascar.


Baobab Collection nasce nel 2002 nell'incantevole paesaggio della Tanzania, un paese ricco di colori intensi e profumi ammalianti. 
Le collezioni si ispirano a luoghi lontani e alla natura selvaggia( il Baoabab è un antichissimo albero ).




L'azienda ha sede in Belgio, paese conosciuto per la creatività e il design in generale, qui le creazioni vengono realizzate e prendono forma.

Le candele del marchio belga diventano un oggetto di decorazione - ogni candela racconta una nuova storia e ricorda qualche luogo speciale, per questo il suo nome, il suo profumo e suoi materiali sono strettamente collegati.
Per questa collezione il brand torna alle sue radici africane, in particolare sull'isola del Madagascar, dove crescono le più belle specie di baobab.
  
Qui nasce l’idea e si concretizza a collezione speciale :


Limited Edition Malala “, che significa "adorare" in malgascio e utilizza del rivestimento naturale in rafia.
Naturalmente anche i profumi di M Project, che propone 5 candele in edizione limitata, sono stati creati con essenze ed erbe del Madagascar, in prevalenza ylang,  eucalipto ed erbe aromatiche.

La candela Mahary, il cui nome significa “creare” in malgascio, ha un vetro rivestito in strisce di rafia naturale e nero ed è elegante, estiva e senza tempo con un profumo inteso e legnoso.

Mainty significa “nero” in malgascio, simbolo di Baobab Collection e della sua firma, la candela è coperta da una rafia nera -  elementi lineari che formano un disegno geometrico con un profumo di terra e di frutta.

Mankafy significa “amare” in malgascio e l’amore per la rafia e l’artigianato è sottolineata dal colore rosso che evoca gioia e dal beige naturale che rivestono questa candela dal profumo di lime e menta.

Madagascar viene chiamata anche l’isola rossa e Mena significa “rosso” in malgascio, in onore all'isola.
Il suo profumo è un connubio di agrumi e menta, la rafia rossa punteggiata con motivi tribali dà a questa candela un impatto di luce.



La candela più caratteristica dell’estate 2016 di Baobab Collection è Malala che significa “adorare” in malgascio e che è composta da rafia naturale costellata da nappe multicolori, che rende questa candela l’oggetto ideale per le serate estive.


27 maggio 2016

Design - Un nuovo protocollo d'intesa tra Anci e Italia Nostra dovrebbe favorire la diffusione degli orti urbani nelle aziende italiane !

Qualche giorno fa è stato firmato un protocollo d'intesa tra Anci e Italia Nostra per favorire la diffusione degli Orti Urbani su tutto il territorio italiano – finalmente si valuta che l'orto urbano il responsabile dell'improvviso miglioramento di molti stili di vita e che grazie a quella insalata da coltivare in condivisione,  si ha smesso di litigare col vicino e ridotto le pillole antistress.

E per una volta sono le aziende a dare il buon esempio.  












La realtà dall'animo verde, come l'americana Aveda che organizza turni di semina e raccolta tra i dipendenti, l'orto aziendale è stato adottato già da tempo da colossi come Microsoft, Google, Yahoo. Toyota.

Da qualche tempo l'orto è arrivato anche in Italia con Diesel, Bottega Veneta, Unicredit e altre.

Diesel ha un orto nell'area nido e scuola dell'infanzia aziendali, dove i figli dei dipendenti in dieci piccoli appezzamenti si occupano direttamente delle diverse coltivazioni stagionali. Due volte l'anno fanno  la piantagione e poi  hanno anche il piacere della raccolta dei frutti, inoltre è stata creata una spirale aromatica, dove i piccoli piantano le diverse erbe aromatiche per imparare a riconoscere le differenze usando tatto, gusto e olfatto.


Nel luglio 2014 Bottega Veneta ha inaugurato un area verde di 2.400 metri quadrati, progettata per offrire ai dipendenti uno spazio di relax a contatto con la natura e per rifornire contemporaneamente il ristorante aziendale interno di prodotti freschi a chilometro zero. Presenti anche diverse tipologie di piante aromatiche o leguminose.



Parte integrante delle UniCredit Tower sono "gli Orti" ricavati sulle terrazze collocate al secondo piano delle Torri. Qui, alcuni  dipendenti della banca che hanno aderito all'iniziativa "Coltiva il tuo spazio", possono coltivare un piccolo appezzamento di terra, curando lo spazio dalla semina al raccolto. Ogni uno ha a disposizione uno spazio di 40 cm per 60, su un totale di otto metri. La sola regola è il rispetto della propria e altrui area. Ciascuno può coltivare ciò che vuole gestendo il proprio spazio in totale autonomia e può recarsi all'orto in qualsiasi momento della giornata, anche se tendenzialmente si predilige la pausa pranzo. Coltivare insieme rende tutti più armonici anche nel mondo della finanza!
Sarebbe bello se tante aziende seguissero questa bellissima iniziativa !


26 maggio 2016

Design e Food - All''Institut Paul Bocuse in pieno centro di Lione gli allievi dello chef pluristellato servono eccellenti piatti !

Ha rivoluzionato il mondo dell'alta cucina e ora, a novanta anni, Paul Bocuse è l'ispiratore di due locali a Lione: l'Institut Paul Bocuse, ristorante e scuola di cucina, e il Marguerite Restaurant. 
Con l'edizione della Guida Michelin 2015, è l'unico Chef ad essere riuscito a mantenere 3 stelle, la valutazione massima della guida, consecutivamente per 50 anni per il suo ristorante situato a Collonges-au-Mont-d'Or.

Dall'alta cucina di Collonges-au-Mont alle brasserie, dalla ristorazione veloce al centro di formazione, al bistrot, all'omaggio alla cucina delle mamme lionesi, l'universo Bocuse si arricchisce, anno dopo anno, di nuove referenze.
L'Institut Paul Bocuse ha aperto una sede in place Bellecour, in pieno centro di Lione, con ristorante e scuola di cucina.

Da una decina d’anni l’istituto gestisce l’accogliente ed elegante Hotel Royal (proprio a fianco del ristorante) che è stato il primo esempio di hotel-scuola in Europa. E sono proprio gli studenti, guidati da chef e maître professionisti, a condurre le danze fra tavoli e fornelli in questa nuova location.


Un arredamento moderno, trasparenze e finestre che affacciano sulla piazza più famosa di Lione- questo è il piacevole ambiente stile “bistrot-chic”, dove circa una cinquantina di persone possono assaggiare dei eccellenti piatti.
La cucina e la pasticceria si aprono direttamente sulla sala, alla vista dei clienti, e richiedono agli studenti un comportamento sempre professionale. Una sosta a tavola, serviti in modo impeccabile dal giovane personale, non costa più di 40 euro.

Se siete interessati ai segreti della cucina francese e in particolare come vengono preparati alcuni piatti classici di Paul Bocuse, al piano superiore la scuola di cucina, 300 metri quadrati è aperta a tutti gli appassionati dove si organizzano corsi di cucina.







25 maggio 2016

Design - Il designer Hiroto Yoshizoe ha creato un fantastico vaso per piante che segnala la mancanza d'acqua !

Il giovane Hiroto Yoshizoe ha studiato scenografia alla Musashino Art University di Tokyo.

Il designer è molto affascinato e ha molto lavorato sui materiali diversi che possono essere applicati al design e con il progetto dei vasi per piante che segnalano la mancanza d’acqua ha vinto anche il Premio 2016 del Lexus Design Award.




Il vaso da lui creato, man mano che la terra si asciuga cambia colore – da bianco candido arriva ad avere delle sfumature di azzurro e rosso.  
In questo modo, mentre si ammira il cambiamento estetico del vaso, si scopre anche che la pianta ha bisogno d'acqua e si provvede per tempo, un modo per far interagire le persone con le piante in modo del tutto nuovo.

Questo ragazzo giapponese che - oltre ad avere uno stile niente male - è il salvatore di tutte quelle piante finite nelle mani di chi proprio non ha  il pollice verde.

24 maggio 2016

Moda - Divertente, colorata ed ispirata a Palm Springs la collezione " Tropical Journey " di Louis Vuitton !


È Palm Springs l’ispirazione della nuova divertente e colorata capsule collection di Louis Vuitton per l’estate 2016.





L'ispirazione arriva dall'atmosfera magica e unica di questo luogo -  Pelletteria, accessori e scarpe, la collezione, “Tropical Journey “ vede protagoniste due stampe, seppur differenti.





Un gioco interessante di sovrapposizioni, stampe di animali selvatici che si celano dietro le palme e i giochi di luce-ombra creati dalle loro foglie sottili – le due stampe prendono il nome di “Monogram Jungle”.

Anche altri accessori come foulard in seta, occhiali o scarpe ginniche fanno parte della serie giovane e colorata e
presentano un motivo di palme e pois dai colori accesi, realizzato in serigrafia, oppure un motivo maculato rosso e blu.






Fanno parte della collezione di borse e zaini i modelli : Palm Springs, la Neverfull MM, la Speedy 30 e la GO-14.

22 maggio 2016

Architettura e Arte - Fantastica grotta decorata di Pont-d'Arc in Francia !

Un immensa grotta, situata a 25 metri sottoterra su un piano calcareo, in Ardèche, nel sud della regione Rodano-Alpi è una testimonianza unica e tra le "più antiche rappresentazioni pitturali conosciute ad oggi" - eccezionalmente ben conservata.

Questa grotta è situata in prossimità di un celebre ponte naturale, considerata la porta delle Gole dell'Ardèche: il ponte d'Arc.

"I resti archeologici, paleontologici, ed artistici della grotta illustrano la frequentazione delle grotte per pratiche culturali e rituali come in nessun’altra grotta dell’inizio del Paleolitico superiore” sottolinea il Comitato dell’agenzia dell’ONU per l’educazione, la scienza e la cultura.

Rimasta chiusa per 23.000 anni dopo una frana, riscoperta il 18 dicembre 1994 da tre speleologi - Jean-Marie Chauvet, Christian Hillaire e Eliette Brunel -, contiene più di mille disegni "espressione notevole della prima creazione artistica dell’uomo", nel Paleolitico superiore, 36.000 anni fa.


Questi disegni sulla roccia, opera di uomini e donne della cultura aurignaziana, comprendono un bestiario ricco di 435 rappresentazioni che mostrano 14 specie: orsi, rinoceronte lanoso, leone, leonessa, pantera, bisonti..

È proprio a qualche chilometro dalla grotta originale che una copia detta "Caverna del  Pont-d'Arc", permette ai visitatori di ammirare tutte le sue ricchezze.

Per questo progetto, pittori, scultori, agenzie di architetti, scenografi e giganti dell’edilizia hanno unito le loro competenze per ricostruire sul 3.500 metri quadrati un "best of" a scala 1 (conforme alla realtà) della vera grotta, aperta dalla primavera 2015.

L'architettura della struttura sorprende per il suo aspetto pulito e semplice - i materiali usati sono cemento ( lavorato in modo eccellente), legno, corten e vetro immerso in una spettacolare macchia mediterranea.






19 maggio 2016

Design e Arte - The Floating Piers- un installazione dell'artista Christo a pelo d'acqua sul lago d'Iseo !


Il Lago d’Iseo, o Sebino, si trova nelle Prealpi lombarde tra la provincia di Bergamo e quella di Brescia, un luogo romantico e allo stesso tempo selvaggio - pareti a strapiombo sul lago nella zona settentrionale, ai confini con la Valle Camonica, e dolci colline più a sud, che digradano dolcemente verso la Franciacorta, terra di vini straordinari. 
Ad attirare l’attenzione del visitatore è la singolare isola che si erge al centro del bacino lacustre - Monte Isola, quale si raggiunge solitamente solo dalla imbarcazione mentre il progetto The Floating Piers offrirà la possibilità unica di arrivare all’isola camminando sull’acqua per 16 giorni.

Non è la prima volta che l'artista Christo sottolinea il contrasto tra fluidità dell’acqua e rigidità dei materiali legati alla terra - l'opera ha un costo di circa 10 milioni di euro, come gli altri progetti dell’artista finanziati da lui attraverso la vendita di disegni e bozzetti preliminari. 

70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, comporranno una installazione che si svilupperà a pelo d'acqua seguendo il movimento delle onde; l'opera avrà una lunghezza di 4,5 chilometri totali. 

L’atto di camminare è fondamentale per comprendere l’opera e ci si trova a fluttuare e percepire lo spostamento dell’acqua, il moto ondoso. Sarà un po’ come camminare improvvisamente su un letto ad acqua. 
150 ancore con un peso di sette tonnellate l’una verranno messe in sicurezza da subacquei professionisti che, a fianco di un team di ingegneri, eseguiranno sott’acqua la definizione della geometria dell’intero progetto. Nell’ultima fase del progetto ci sarà un team composto da 600 persone a collaborare per finire il montaggio dell'intera struttura.

Il progetto sarà accessibile da Sulzano e da Monte Isola  (località di Peschiera Maraglio e Sensole) e  liberamente percorribile solo a piedi con l'eccezione  delle carrozzine per portatori di handicap e passeggini con un apertura di 24 ore su 24 dal 18 giugno al 3 luglio ! 







18 maggio 2016

Architettura - Una gigantesca struttura in legno dell'architetto Jürgen Mayer è diventato simbolo della città di Siviglia !


Il Metropol Parsol nasce con l’obiettivo di riqualificare l’antica Plaza de la Encarnacion della città andalusa ed è diventato il nuovo simbolo di Siviglia.

L’antica piazza per secoli è stata sede di un  gigantesco mercato cittadino, demolito nel 1973 – ora la città era finalmente pronta per un nuovo sviluppo urbano multiuso che disegna un nuovo paesaggio artificiale.




La struttura, progettata dall'architetto tedesco Jürgen Mayer H., si sviluppa su cinque livelli e accoglie diverse funzioni cittadine, immergendo la piazza di un gioco di ombre.
Al primo livello (quello seminterrato) una piattaforma consente l’affaccio su quei resti archeologici che hanno momentaneamente arrestato il cantiere quando sono stati rinvenuti; il secondo livello ospita un grande spazio di 2.155mq  dove viene di nuovo allestito il mercato; al terzo livello, rialzato di 5m si trova un’altra piazza di 3.000mq utilizzata per rappresentazioni e spettacoli; al quarto livello è collocato un ristorante in grado di ospitare fino a 300 persone; infine, al quinto e ultimo livello si trova una terrazza panoramica, accessibile da un percorso pedonale, che offre uno splendido panorama sulla città antica.

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La struttura si sviluppa in un legno micro-laminato (Kerto), protetto dagli agenti esterni grazie a un rivestimento in poliuretano resistente all’acqua ed esistono  3000 nodi di connessione degli elementi in legno.





“ I Funghi” come è stato battezzato Il Metropol Parsol dai sivigliani sono la più grande struttura in legno mai realizzata e restituiscono alla città un frammento di vita diventando un simbolo di modernità e tecnologia.


15 maggio 2016

Moda - L'Arte in un vestito - la nuova collezione " Arts of Italy " del brand OVS !

Con il progetto “Arts of Italy “ voluto fortemente da OVS si vuole valorizzare e sensibilizzare la tutela delle bellezze artistiche del nostro Paese e far incontrare in un modo decisamente inconsueto la bellezza delle piazze, delle chiese e in genere dei paesaggi unici italiani.
Arts of Italy diventa cosi un viaggio che OVS, leader italiano nel fast fashion, percorre in lungo e in largo nel nostro Paese alla ricerca di suggestioni, interpretando il patrimonio artistico attraverso l’innovativa chiave di lettura: un decoro, un fregio, la venatura di un marmo, le tessere di un mosaico.


Nasce quindi una collezione per lui/lei di 40 capi ispirati a mosaici e architetture di dieci opere d’arte da riscoprire elencate qui di seguito:
la volta del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, il mosaico della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, il mosaico delle stagioni del Museo Archeologico Salinas di Palermo, la cupola della chiesta di Sant'Ivo a Roma, la Domus Romana di Spoleto, la Domus del Mito a Sant'Angelo in Vado (Pesaro Urbino), la scala dei giganti di Palazzo Ducale a Venezia e la villa Romana di Russi a Ravenna.





Tra i testimonial della campagna OVS Arts of Italy spiccano protagonisti del teatro, del cinema, della musica e immancabilmente della moda e dell’arte: Silvio Muccino, Margareth Madè, Giovanni Allevi, Achille Bonito Oliva, Marta Ferri, Alessandro Preziosi, Eleonora Giovanardi e Chiara Gamberale.

Parte del ricavato derivante dalla vendita dei capi che compongono la collezione sarà destinato al restauro di alcuni capolavori dell’arte italiana.

A partire dal prossimo 20 maggio, nello store online e in alcuni negozi selezionati OVS, potrete acquistare i capi della capsule collection e fare la vostra parte per salvaguardare quello che di più bello possediamo: l’Arte.

13 maggio 2016

Moda - Splendidi kimono in seta italiana con un mood tra il minimalismo nordico e la tradizione nipponica !

Le textile designer Claudia Carieri e Francesca Errani sono le due menti creative dietro al progetto "AH OK ", una collezione composta da foulard e kimono, il cui concetto forte è il contrasto tra la linea pulita del capo e lo stile delle stampe.




L’idea è quella di scomporre le regole del gioco, trasformando il capo d’origine orientale in qualcosa di estremamente contemporaneo e semplice, di fatto il kimono è il focus dell’intera collezione, le forme sono corte e nette.




Qui nel comasco c’è la tradizione della seta e della stampa, alla quale si è aggiunto l’estro creativo di due menti giovani,  che puntano sui pattern e colori, dal giallo acido del limone, al pacato rosa cipria, passando per il senape, il verde oliva e il corallo, creando una collezione di pezzi leggeri e versatili, da indossare e abbinare in modi diversi.

Il progetto è molto orgoglioso, visto che tutti i capi  sono progettati ( sempre loro anche il disegno della seta ) stampati e confezionati in Italia – un mix tra il minimalismo nordico e la tradizione nipponica !



Trovate questi splendidi pezzi in vendita su : www.ahokshop.com

11 maggio 2016

Architettura - La grandiosa struttura di vetro e alluminio dedicata al vino e alla viticoltura sorge sul fiume della Città di Bordeaux !

Un ceppo di vite e il movimento del vino all'interno di un calice da degustazione - l’incontro di questi due elementi in un abbraccio dalle curve arrotondate – questo è il pensiero che si è cercato di trasmettere con questo progetto della  “La Cité des Civilitation du Vin” a Bordeaux.


Anoux Legendre e Nicolas Desmazières sono i due architetti incaricati  dalla città di Bordeaux di sviluppare sulle sponde del fiume Garonne questa grandiosa struttura, che sarà inaugurata i primi di Giugno.

162 ettari ricavati all'ingresso dei “Bassins à flots”, un punto strategico dal quale saranno raggiungibili con navette fluviali i vari terroir  con le più conosciute aree vitivinicole come Sautèrnes, Graves, Medoc, Saint-Émilion, Pomerol, Entre-deux-Mers.

La struttura comprende un Auditorium di 750 mq per 250 posti a sedere, sei sale di degustazione e ambienti ludici per adulti e bambini. Una costruzione di vetro e alluminio che rifletterà il cielo della Città di Bordeaux, circondata da alberi a ricordare la cultura della vinificazione, dei tonneaux, delle barriques. Ed infine una grande vigna “selvaggia” per ricordare le origini.


Con la sua altezza di 55 metri all’estremità superiore troviamo un ristorante che offre ai suoi ospiti una vista mozzafiato a 360° sulla Città di Bordeaux e tutt'attorno tanta vigna dell’Haut-Medoc.







Non solo cultura dei vini francesi e museo, ma porte aperte a tutte le regioni vinicole del Mondo, inoltre  “La Cité des Civilitation du Vin”  vuole diventare una città di attività culturali.

Sono previsti 450.000 visitatori all’anno per incrementare il turismo enologico che già conta numeri da capogiro in questa regione della Francia !




09 maggio 2016

Moda e Design - La mostra “The Work of Miyake Issey” spiega come la moda vine concepita dal genio stilistico giapponese !

Per lo stilista giapponese Issey Miyake la moda viene concepita come rapporto tra corpo e tessuto, in un’arte dei materiali che elogiano le geometrie e l’ossessione della piega.


Ora fino al 13 giugno 2016 è in mostra “The Work of Miyake Issey” presso il National Art Center di Tokyo e rende omaggio ai 45 anni di lavoro del genio creativo giapponese.


Il percorso espositivo racconta, in tre sezioni, l’opera omnia dello stilista, a partire dalle prime sperimentazioni degli anni Settanta fino al presente.
Il Miyake Design Studio fondato nel 1970 è sempre proiettata verso il futuro, è frutto di collaborazioni e contaminazioni tra varie figure professionali, tra grafici, sarti e ingegneri, per lo stilista la moda è una combinazione di tecniche tradizionali e nuove tecnologie per il processo di produzione dei capi d’abbigliamento.

La mostra, con visual design di Taku Satoh e allestimenti di Tokuji Yoshioka, è suddivisa in tre macro-sezioni che seguono cronologicamente l’evoluzione delle creazioni dalle origini del brand ad oggi. Nei vari ambienti i manichini sono animati dalle forme degli abiti e interagiscono con tessuti e materiali.

Che sia carta, rafia, silicone, poliestere, plastica, resina: qualsiasi materiale può essere utilizzato - la raccolta di opere mostra sia l’idea di moda dell’artista che la complessità dei processi di realizzazione di ogni singolo capo.




La visione creativa di Miyake è assolutamente fuori da ogni canone e il coraggio dell’artista è subito riconoscibile nella lettera inviata alla World Design Conference del 1960, per la prima volta tenutasi in Giappone, nella quale Miyake espresse il suo dissenso per l’esclusione della moda dalle discipline del design.


07 maggio 2016

Moda e Design - Stupendi copricapi sono le creazioni della designer indiana Shilpa Chavan !

Tutte le sue creazioni sono un mix di modernità e nostalgia -  parlo dell’artista indiana Shilpa Chavan che crea fantastici cappelli, maschere, gioielli e qualche abito.

Nelle sue creazioni non si trova mai un pezzo uguale all'altro, ogni cosa è "handmade" e assolutamente unico.


La passione di Shilpa per i cappelli ha la sua origine nel 2009 a Londra , dove incontra il famosissimo modista Philip Treacy, che lavora per Alexander McQueen e altri brand del lusso.

Da Philip Treacy la designer indiana impara ogni dettagli di questo artigianato molto difficile e lavora sul suo sviluppo personale, che la distingue per il mix eccentrico di materiali e riferimenti culturali.
La designer trasforma le sue idee in schizzi – poi segue una fase di assemblaggio, dove è importante di sincronizzare estetica, finiture e fitting - tutto deve essere calibrato: peso, geometria e forma, altrimenti il copricapo non si può portare in testa!



























Nel 2010 Shilpa Chavan viene inserito in un progetto per la London Fashion Week da Steven Jones , famoso per fornire i cappelli anche alla famiglia reale britannica.











Shilpa ha in programma di offrire le sue creazioni in futuro anche online, i suoi copricapi sono esposti al Victoria and Albert Museo di Londra, spesso si vedono nelle sfilate di Londra e India, Lady Gaga ha indossato varie volte pezzi della designer.